I moduli fotovoltaici possono essere collocati sul tetto, sulla facciata di un edificio o a terra. Per decidere dove installare i pannelli fotovoltaici è necessario tenere conto di diversi aspetti tecnici. Per quanto il posizionamento sul tetto sia la scelta più comune, è opportuno sapere che non tutti i tetti sono luoghi dove si possono montare i pannelli fotovoltaici. Si prestano particolarmente bene i tetti a falda o quelli piani, dove però è necessario montare una struttura portante che inclini i pannelli. Le superfici curve, invece, non sono particolarmente adatte.
Durante il sopralluogo l’installatore verifica la fattibilità considerando:
La disponibilità dello spazio necessario per installare i moduli. Per ogni 2 kW di potenza installata sono necessari circa 6 moduli fotovoltaici da 370 w e un tipico impianto domestico da 3 kW ne richiede 9 e necessita di circa 16 mq per essere installato su tetti a falde e di circa 25 mq per le superfici piane. La dimensione dei singoli moduli può variare tra i diversi produttori. In media un modulo fotovoltaico ha una lunghezza di circa 1,7 m e una larghezza di 1,1 m. Lo spazio necessario per l’installazione dipende dal numero di moduli che si devono utilizzare.
La corretta esposizione deve essere verso sud, eventualmente sud-est, sud-ovest e l’inclinazione della superficie dovrebbe essere dai 10° ai 35°.
L’eventuale presenza di ostacoli, come alberi o altre costruzioni, che possano provocare ombreggiamenti e compromettere l’efficienza dell’impianto.
È possibile solo per le Comunità Energetiche Rinnovabili e per i progetti finananziati con il PNRR.
L'Articolo 20, comma 1-bis del Decreto Legislativo 199 del 15 dicembre 2021, specifica che l'installazione degli impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra in zone classificate agricole dai piani urbanistici vigenti è consentita esclusivamente nelle aree giudicate idonee dai Ministeri competenti (politiche agricole e cultura), limitatamente agli interventi per modifica, rifacimento, potenziamento o integrale ricostruzione degli impianti già installati, a condizione che non comportino incremento dell'area occupata,
Specifica altresì che questi vincoli non si applicano nel caso di progetti che prevedano impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra finalizzati alla costituzione di una Comunità energetica rinnovabile, nonché in caso di progetti attuativi delle altre misure di investimento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Riferimenti:
(Articolo 20, comma 1-bis del Decreto Legislativo 199 del 15 dicembre 2021)
Dipende. La normativa italiana semplifica l'installazione di impianti fotovoltaici sugli edifici, ma ci sono eccezioni. In generale, l'installazione di pannelli fotovoltaici su edifici esistenti è considerata manutenzione ordinaria e non richiede permessi, autorizzazioni o atti di assenso amministrativo, anche in zone A (art. 7-bis, comma 5, D.Lgs. 28/2011, modificato dall'art. 9, comma 1, D.L. 17/2022).
Tuttavia, si richiede l'autorizzazione paesaggistica se l'installazione avviene in aree o immobili specificamente vincolati ai sensi dell'art. 136, comma 1, lettere b) e c) del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. 42/2004).
Questi vincoli riguardano:
Lettera b): ville, giardini e parchi di particolare bellezza.
Lettera c): complessi di cose immobili di valore estetico e tradizionale, inclusi centri e nuclei storici.
La normativa statale di semplificazione per gli impianti fotovoltaici è prevalente e vincolante anche per i comuni.
Se l'installazione rispetta i criteri dell'art. 7-bis, comma 5, D.Lgs. 28/2011, il comune non può richiedere autorizzazioni o bloccare l'intervento, a meno che non rientri nelle eccezioni specifiche del Codice dei beni culturali e del paesaggio.
È possibile presentare ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) contro il diniego della Soprintendenza. Nel ricorso, è importante dimostrare che l'installazione rispetta la normativa vigente e che la Soprintendenza non ha adeguatamente motivato il diniego.
La giurisprudenza ha stabilito che la Soprintendenza deve fornire una motivazione analitica e approfondita, dimostrando l'assoluta incongruenza dell'intervento con le peculiarità del paesaggio. Inoltre, la Soprintendenza deve effettuare un bilanciamento tra l'interesse alla tutela paesaggistica e l'esigenza di promuovere le fonti energetiche rinnovabili, obiettivo di interesse nazionale.
Sì, è possibile installare impianti fotovoltaici a terra, ma la normativa è più complessa rispetto agli impianti su tetto. La procedura autorizzativa varia a seconda della potenza dell'impianto e della localizzazione. Per impianti di potenza inferiore a 1 MW, la procedura è semplificata, ma sono comunque richiesti specifici requisiti e autorizzazioni.
Il D.Lgs. 199/2021 ha introdotto il concetto di "aree idonee" per l'installazione di impianti fotovoltaici a terra. In queste aree, l'iter autorizzativo è semplificato e il parere della Soprintendenza in materia paesaggistica è obbligatorio ma non vincolante.
I "coni visuali" sono aree individuate dai piani paesaggistici regionali per tutelare la vista di determinati punti di interesse paesaggistico. L'installazione di impianti fotovoltaici all'interno di un cono visuale può essere soggetta a limitazioni o prescrizioni per non compromettere la vista del punto di interesse.
La normativa regionale può stabilire potenze massime ammissibili per gli impianti fotovoltaici all'interno dei coni visuali. In caso di diniego all'installazione, è importante verificare se il provvedimento è stato adeguatamente motivato e se la limitazione di potenza è ragionevole.
L'installazione di un impianto fotovoltaico senza le necessarie autorizzazioni può comportare sanzioni, tra cui l'ordine di demolizione dell'impianto e la rimessa in pristino dello stato dei luoghi. È quindi fondamentale informarsi preventivamente sulle autorizzazioni richieste e ottenere tutti i permessi necessari prima di avviare i lavori.
La normativa in materia di impianti fotovoltaici è in continua evoluzione. Le ultime novità legislative vanno nella direzione di semplificare l'installazione e di promuovere la diffusione di questa tecnologia. Tuttavia, è importante rimanere aggiornati sulle ultime disposizioni legislative e regolamentari.
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